Campanile Chiesa Madre
Piazza Plebiscito
Centro storico
Orto botanico diffuso
Santuario Madonna del Soccorso

Castelluccio superiore

Il comune di Castelluccio Superiore (PZ) ricade nell’amministrazione del Parco Nazionale del Pollino e sorge su di uno sperone roccioso a 680 m.s.m. che domina la valle del Mercure-Lao, ed è circondato da una natura splendida e rigogliosa. Secondo alcuni studiosi, il centro sarebbe sorto sulle rovine dell’antica Tebe Lucana mentre per altri ritengono che sia stato costruito sulle rovine di Nerulum, ma l’ubicazione esatta dei due centri antichi non è ancora stata individuata. Il nome attuale di Castelluccio viene attribuito alla presenza del castello costruito dai Sanseverino e di cui restano solamente alcuni ruderi. Nel 1813 il centro si scinde in Castelluccio Inferiore e Superiore, entrambi dotati di autonomia amministrativa. Ricco di edifici storici, svetta tra tutti il santuario della Madonna del Soccorso, arroccato sulla cresta del Cozzo Pastano.

Luoghi di interesse

  • Stazione ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese

    La stazione di Castelluccio Superiore è ubicata a 615 m.s.m tra le fermate di Prestieri e Castelluccio Inferiore. Inaugurata nel 1929 venne chiusa al traffico nel 1978. Il tratto fino a Castelluccio Inferiore, presenta numerose strutture architettoniche di rilievo tra cui una galleria elicoidale. Si tratta di delle opere più rare di tutta la rete ferroviaria italiana che, grazie alla sua forma ad elica, permise di colmare il dislivello di circa 200 m tra i due comuni.

  • Centro storico

    Collocato su uno sperone roccioso fu costruito con la tecnica dell’incastellamento e conserva perciò la struttura medievale. Passeggiando nel borgo si possono ammirare palazzi storici, fontane e lavatoi, vi sono inoltre le caratteristiche “mìsule”, cioè antichi appezzamenti di terreno disposti a mo’ di terrazzamenti adiacenti alle abitazioni e utilizzate un tempo come orticelli privati, oggi sono state adibite a orti aromatici diffusi che raggruppano le specie officinali a seconda dell’utilizzo, delle epoche storiche e della provenienza geografica: il Giardino dei Semplici, quello monastico e quello delle fragranze. Nella Piazza Plebiscito sono presenti la fontana in pietra a tre cannelle del 1785, il palazzo gentilizio che ospita il Conservatorio di Etnobotanica. Dalla piazza si apre la vista sul piccolo campanile a vela con orologio dell’ex Municipio, databile al XIX secolo.

  • Chiesa Madre di Santa Margherita D’Antiochia Vergine e Martire

    La chiesa della Santa patrona di Castelluccio Superiore venne costruita verso la fine del XIV secolo. Successivamente ampliata, è in stile tardo gotico del Cinquecento e presenta un campanile- staccato dal corpo centrale della chiesa- di impianto quadrato adornato da una policromia di piastrelle. Al suo interno, conserva opere di pregio quali il fonte battesimale, il coro ligneo e l’altare maggiore in pietra locale policroma risalenti al Settecento; il dipinto su tavola Eterno Padre di Antonio Stabile del 1580; e l’affresco “Decapitazione di Giovanni Battista” del XVIII secolo.

  • Santuario della Madonna del Soccorso

    Arroccato sulla cresta del Cozzo Pastano, a circa 1103 m, è sorto inizialmente (nel 1530) come chiesa rupestre ed è stato eretto nel XVII sec. Ultimamente restaurato, dopo gli eventi sismici degli anni ’90 del Novecento, conserva la statua della Madonna del Soccorso che viene prelevata e portata in processione al paese nel mese di settembre.

  • Cappella della Madonna di Loreto

    Numerose le cappelle situate nel comune che ne conta ben nove. Tra queste, la più importante dal punto di vista artistico è la Cappella della Madonna di Loreto, eretta ai margini del centro abitato. All’esterno presenta un caratteristico campanile ricoperto da tegole colorate mentre all’interno vi sono tracce di affreschi cinquecenteschi. Le volte a crociera del presbiterio e dell'aula sono ornate da stucchi e decorazioni di scuola napoletana risalenti al XVIII- XIX sec.

  • Chiesa Madonna di Costantinopoli

    Situata nel territorio extraurbano di Castelluccio Superiore e posta in una posizione che domina tutta la Valle del Mercure. Risale al XVII secolo a testimonianza dell’importazione dall'Oriente del culto della Madonna di Costantinopoli, all'epoca del Monachesimo Greco. Esternamente presenta una facciata a capanna, coronata da un frontone triangolare e priva di elementi decorativi di rilievo, mentre all’interno è composta da un'unica navata coperta in legno a due falde. L’altare maggiore, ospita il dipinto della Madonna di Costantinopoli, eseguito nel 1890 da A. Corrado mentre nel retroprospetto della chiesa è affrescata la Madonna con il Bambino databile tra il XV e il XVI (probabilmente risalente al primo impianto).

  • Cappella di San Sebastiano

    La cappella, situata nel centro urbano, risale probabilmente alla fine del XV sec., anche se non vi sono notizie precise sula sua fondazione. La cappella presenta esternamente una facciata priva di decorazioni, mentre l’interno è costituito da una sola navata con altare e la volta a botte. La parete di fondo conserva un affresco del 1492 (restaurato nel 1766) e raffigurante la Madonna seduta sul trono che regge con la mano destra il Bambino nudo in posizione eretta. A sinistra della Vergine è raffigurato S. Rocco che mostra la ferita, mentre a destra vi è S. Sebastiano trafitto dalle frecce del suo martirio.

  • Museo itinerante della civiltà contadina

    Allestito nei pressi degli orti botanici presso un’antica abitazione è la ricostruzione ideale di una tipica casa contadina tra Ottocento e Novecento. Per informazioni sulle visite contattare il Comune di Castelluccio

  • Casa di Maria Angelica Mastroti

    Originaria della Calabria, visse a Castelluccio Superiore nell’800 dove morì. Pur non essendoci un pronunciamento ufficiale di beatificazione della Serva di Dio (la causa di beatificazione è in corso), viene venerata come beata. Castelluccio gli dedica il 25 maggio una fiera e una messa in suffragio con visita alla tomba posta nel cimitero cittadino. All’evento partecipano anche i pellegrini di Papasidero, luogo di nascita della Mastroti. La casa museo è gestita dall’associazione Amici di Maria Angelica Mastroti.

  • Conservatorio di etnobotanica

    Si tratta del primo conservatorio di etnobotanica d’Italia, un centro di ricerca e documentazione per lo studio della botanica applicata e dell’etnobotanica, che ospita un erbario della flora lucana e mediterranea, una xiloteca, una gemmoteca, una collezione botanica, una biblioteca tematica, l’Hortus Basiliano, con varietà officinali e fitoalimurgiche lucane.