Il progetto
Il progetto “Paesaggi ferroviari lucani per la sostenibilità del territorio e lo sviluppo locale. Un cammino ‘green’ lungo la Lagonegro-Spezzano Albanese”, è coordinato dall’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (ISEM) - Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ed è vincitore del “Bando per la promozione di progetti di ricerca a supporto dell’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile”, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), oggi Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), nell’ambito della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Il lavoro di ricerca nasce con l’intento di avviare una serie di azioni volte al ri-uso e alla valorizzazione del tratto lucano dell’ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese che, oggi riconvertita in una greenway denominata “Ferrovia Ciclabile Lucana”, rappresenta una concreta possibilità di preservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale del Lagonegrese-Pollino, in Basilicata, e, in particolare dei comuni di Lagonegro, Rivello, Nemoli, Lauria, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Rotonda e Viggianello.
Il programma di ricerca, caratterizzato da un approccio interdisciplinare, si è posto come principale obiettivo quello di migliorare la conoscenza degli habitat naturali, della storia delle infrastrutture in disuso (le ferrovie), del patrimonio culturale dei borghi montani e rurali, avvicinando gli abitanti dei comuni alle aree naturalistiche protette e sostenendo la necessità di una pianificazione territoriale integrata a diversi livelli.
In tale prospettiva, si è cercato di accompagnare lo sviluppo di modalità di turismo sostenibile e responsabile, definendo un nuovo paradigma di connessione tra i borghi dell’entroterra e le aree naturalistiche in cui essi sono inseriti, valorizzando i percorsi ecologici limitrofi al tracciato ferroviario in disuso e innescando processi di sviluppo locale nell'area. In altre parole, alla riqualificazione dell’ex ferrovia è stato affiancato un “progetto di territorio” strutturato attorno a tre tematismi: l’infrastruttura storica, gli itinerari naturalistici e i percorsi storico-culturali. Il progetto, si è rivolto agli enti e alle comunità locali e si è proposto di rafforzare le capacità istituzionali trasferendo know how, tecnologie e innovazione ai comuni dell’area oggetto d’interesse, intensificando il rapporto tra territorio e comunità e implementando le attività volte all’educazione e alla formazione.
I risultati del progetto sono stati raccolti nel volume “Sentieri di ferro. Esplorazioni territoriali per uno sviluppo
locale e sostenibile”, di Luisa Spagnoli e Lucia Varasano, edito da Franco Angeli.
