
La Ferrovia Ciclabile Lucana
La Ferrovia Ciclabile Lucana si estende per circa 35.5 Km parte da Lagonegro e scende in direzione Sud-Est, interessando i comuni di Nemoli, Rivello, Lauria, Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore fino ad arrivare alla stazione di Rotonda-Viggianello, curiosamente situata in territorio calabro.
La greenway si sviluppa quasi interamente lungo il vecchio tracciato della ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese, un’antica ferrovia di montagna che, sorta a cavallo tra le regioni di Basilicata e Calabria, entrò interamente in funzione nel 1931 e venne chiusa al traffico a più riprese, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento e fino alla completa chiusura nel 1978.
Lungo il percorso lucano è possibile incontrare molti manufatti di archeologia ferroviaria, importanti dal punto di vista costruttivo e ingegneristico: viadotti con arcata in muratura e calcestruzzo come quello sul “Vallone Serra” di Lagonegro, denominato anche ”Ponte dello Studente”, e quello della Stazione di Lauria; diversi ponti in ferro e pietra (il Ponte della “Pastorella”); e una galleria elicoidale tra le Stazioni di Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore.
La ciclabile attraversa un contesto di indubbia valenza naturalistica e culturale con i piccoli borghi montani ricchi di testimonianze storico-archeologiche. Si snoda lungo: due parchi nazionali, il Parco del Pollino e nel Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese; due valli: la Valle del fiume Mercure e la Valle del fiume Noce (Zona Speciale di Conservazione - ZSC oltre che Sito d’Importanza Comunitaria - SIC).
Il territorio è ricco di bacini idrici, fiumi, laghi e torrenti, e conta numerosi SIC e ZSC, quali: Bosco Mangarrone, Monte Sirino, Lago La Rotonda, Monte Coccovello - Monte Crivo - Monte Crive, Monte La Spina, Monte Zaccana, Bosco Magnano, Timpa dell’Orso, Serra del Prete.
Vi sono, inoltre, due importanti geositi, il Vallone Serra e il territorio del comune di Nemoli nella località del Lago Sirino, contraddistinti da rilevanti peculiarità geomorfologiche e idrogeologiche riconducibili al periodo Mesocenozoico.
La ciclabile è parte della costituenda “Ciclovia della Magna Grecia”, una delle dieci ciclovie turistiche nazionali.
