Castello dei Principi Sanseverino
Chiesa Madre di Santa Caterina d’Alessandria
Fontana Gioia
Fontana Gioia
Sorgente del Mercure

Viggianello

Il comune di Viggianello (PZ) è compreso all’interno del Parco Nazionale del Pollino e nel suo territorio scorre la sorgente del fiume Mercure. Il borgo, di origini incerte, nasce come Castrum in epoca romana e con i Bizanini diventa Kastrion, ovvero luogo fortificato abitato da agricoltori. Sotto la dominazione normanna, l’insediamento viene consolidato (sulla collina dove sorge attualmente) grazie alla creazione di una roccaforte con torre quadrata e della chiesa del castello dedicata a S. Nicola (di cui restano oggi solo pochi ruderi). Passò di feudatario in feudatario, fino ad arrivare al 1808 quando divenne comune dotato di propria autonomia. Partecipò alle fasi che portarono all’unificazione d’Italia e fu teatro di scontro fra briganti ed esercito piemontese. Per via della cortina di fiori di ginestra che avvolge il paese, è stato soprannominato “il paese delle ginestre” in onore allo scrittore e critico letterario viggianellese, Ferdinando Santoro.

Ricca di monumenti e di risorse naturali e paesaggistiche, è una delle destinazioni più apprezzate della Basilicata e rientra nel circuito “I Borghi più belli d’Italia”.

Luoghi di interesse

  • Stazione ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese

    Nell’ultimo tratto lucano dell’ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese, troviamo la stazione Rotonda-Viggianello. Collocata a 330 metri s.l.m., tra le stazioni di Castelluccio Inferiore e Laino Borgo, serviva i paesi di Rotonda e di Viggianello ma è curiosamente situata in Calabria. La stazione venne inaugurata nel 1929 e chiusa nel 1978 con la sospensione del servizio nel tronco Bivio Latronico-Castrovillari

  • Centro storico

    Il centro storico di Viggianello si snoda lungo numerosi vicoli ed è sormontato dal castello dei Principi Sanseverino da cui si può ammirare uno splendido panorama sulla valle del Mercure. Passeggiando nel borgo s’incontrano diversi palazzi gentilizi, oggi residenze private. Tra questi menzioniamo il Palazzo de Filpo, residenza di facoltosi proprietari terrieri, che conserva al suo interno una pregevole biblioteca e una cappella palatina; Palazzo Marino-Siniscalchi con il portale di pietra recante lo stemma nobiliare della famiglia; e il Palazzo Caporale che fu residenza del dott. Vincenzo Caporale, personaggio di spicco in ambito medico-scientifico impegnato nella ricerca sulla cura dei tumori. Secondo i racconti degli abitanti di Viggianello, il medico avrebbe curato in gran segreto Benito Mussolini, ricevendo in cambio una strada che porta dal Palazzo alla cima del paese e un’auto Balilla.

  • Castello dei Principi Sanseverino

    Sito nel punto più alto del borgo, di origine romana, fortificato e completato poi in epoca normanna (XI secolo), si mostra in buono stato di conservazione. Risalente al periodo romano, durante i bizantini divenne il centro amministrativo del Kastrion inglobando il borgo antico. Successivamente, i normanni costruirono la torre a base quadrata, gli svevi l’ampliarono e l'abbelliranno con i fregi tipici dell'arte colta federiciana e ospitò, nel XIII secolo, l'imperatore di Svevia Federico II. Durante il periodo feudale venne considerevolmente ingrandito e divenne il centro militare ed amministrativo di un vasto territorio. Nel XVI secolo i principi Sanseverino lo trasformarono in palazzo. Entro le sue mura si rifugiò il generale francese Grasson nel 1806 per proteggersi dall’assalto di una banda di filo-borbonici guidati dal brigante locale Muscariello. Oggi il castello è stato trasformato in un elegante hotel.

  • Fontana Gioia

    Fontana monumentale costruita nel XIX secolo, ricalca una delle tante fontane realizzate nel comune ispirate al ciclo dell’acqua, tema caro ai residenti. La fontana Gioia è collocata all’interno di una struttura in pietra calcarea con volta a botte e si presenta come un enorme altare formato da tre colonne. Nella colonna centrale si trova una scultura raffigurante un volto umano dalla cui bocca sgorga acqua. In alto padroneggia lo stemma del casato e l’epigramma commemorativo. All’esterno della fontana si può ammirare la facciata e un giardino recentemente recuperato.
    (Fonte: http://www.prolocoviggianello.it/monumenti-e-luoghi-dinteresse/)

  • Chiesa Madre di Santa Caterina d’Alessandria

    Chiesa di origine bizantina, probabilmente ricostruita ex-novo nel 1634, è dedicata alla santa protettrice di Viggianello e conserva al suo interno numerose opere d’arte tra le quali, alcune delle più significative, tele del Seicento e del Settecento; il fonte battesimale, in alabastro del Cinquecento, di forma esagonale con basamento a zampa di leone; l’abside sopra il coro che custodisce la statua lignea cinquecentesca di S. Caterina d’Alessandria (recentemente restaurata); e, infine, un organo a canne del 1880. Il campanile è «a pianta quadrata e si sviluppa su quattro livelli sovrastati da una struttura ottagonale e culminante con una cuspide piramidale. Sul secondo, terzo e quarto livello si aprono delle monofore, sulla facciata del terzo livello c’è un orologio che risale a fine ottocento, nelle monofore del quarto livello sono collocate tre belle e antiche campane di bronzo»
    (Fonte: ProLoco Viggianello)

  • Chiesa San Francesco da Paola

    La chiesa risalente al XV secolo è l'unica che ancora conserva la sua esposizione est-ovest, presentazione tipica dell’architettura sacra classica nella tradizione bizantina e occidentale. Sulla cornice del portale in pietra è incisa la data del 1881, probabilmente l’anno di una possibile ricostruzione. L’interno è a navata unica con due arcate cieche laterali e altari votivi, una zona presbiterale e absidale semicircolare. Tra il 1890 e il 1891 la chiesa fu oggetto di un’opera di abbellimento ad opera delle maestranze meridionali, specialmente napoletane. Conserva un altare maggiore di marmo policromo, il ciborio con porticella lavorata in rame; la nicchia in cui è custodita la statua settecentesca di S. Francesco di Paola, patrono del paese assieme a Santa Caterina.

  • Chiesa di Santa Maria dell’Assunta

    La Chiesa fu costruita, a partire dal XV secolo, per volere dei Principi Sanseverino. L’esterno è costituito da un ingresso con portale in pietra in stile romanico affiancato da lesene; l’interno, a navata unica, conserva un decorato pulpito seicentesco e diversi affreschi di età barocca, oltre a diverse statue lignee e altari votivi.

  • Cappella di Santa Maria della Grotta

    Al di sotto del Castello normanno-svevo, nel centro storico dell’abitato, sorge la chiesetta caratterizzata da un portale di pietra bianca rinascimentale. Edificata nel XVI secolo, prende il nome dalla cappella dell’Assunta che ricorda, per conformazione, una piccola cripta scavata direttamente nella roccia, voluta dai principi Sanseverino. L’ingresso conduce a una camera scavata nel tufo, nel cui è conservata una nicchia a forma di conchiglia che conteneva la Madonnina delle Grazie, statua lapidea del Quattrocento custodita nella chiesa Madre S. Caterina d’Alessandria.

  • Altre chiese e cappelle

    Altre chiese e cappelle presenti a Viggianello sono: Chiesa della Beata Vergine del Carmelo, Chiesa della SS. Trinità, Chiesa di Maria Santissima del Monte Alto, Cappella San Sebastiano, Cappella San Pasquale, Cappella Sant’Onofrio, Cappella di Santa Lucia, Cappella della Madonna del Soccorso, Cappella di Maria Santissima Miracolosa dell’Immacolata

  • Area archeologica di età greco-romana

    Manca una vera e propria campagna di scavo della Soprintendenza, ma ciononostante, nelle località Spidarea e Valle Laura, sono stati individuati numerosi reperti archeologici. Si aggiungono anche altre aree di interesse storico-archeologico quali: Caloie, Agropoli, Serra, o ancora Capiale, Campo le Rose, Malita e Mulino. In zona Mulino-San Giovanni uno dei ritrovamenti più importanti è la statua del dio Mercurio, rinvenuta nel tempietto a lui dedicato, di cui sono presenti alcune tracce presso le sorgenti del Mercure
    (Fonte: http://www.comune.viggianello.pz.it/)