Centro storico_Panorama dal castello
Murales centro storico
Castello Ruggero
Chiesa di San Giacomo vista dal rione Inferiore
Casa Museo Beato Domenico Lentini

Lauria

Il territorio del comune di Lauria (PZ) sorge all’interno di due parchi nazionali: il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese e il Parco del Pollino. Anticamente attraversata dalla via romana Popilia, è un borgo di origini incerte che conserva le vestigia medievali. La sua storia è legata al passaggio di monaci ed è patria del beato Domenico Lentini, protettore della città beatificato da papa Giovanni Paolo II. Nel 1079 Lauria figura con il nome di “Uria” nella “Bolla di Alfano” riguardante la giurisdizione del vescovo di Policastro. Feudo dei Sanseverino, fu un importante centro politico ed economico della Valle del Noce fino al 1487 quando, a seguito del fallimento della “Congiura dei Borboni”, venne confiscato da re Ferdinando e restituito solo nel 1516. Le prime notizie ufficiali sono contenute in una relazione sulla condizione dell’abitato datata 1735 e redatta a seguito della visita di Carlo III di Borbone. Alla fine del Settecento il comune attraversò un periodo di benessere dovuto al florido commercio dell’artigianato e, in particolare, di fucili e archibugi realizzati grazie alla maestria dei fabbri locali. Visse i drammatici eventi della Repubblica Partenopea del 1799 e fu teatro degli scontri tra borbonici e occupanti francesi. I laurioti tentarono di bloccare l’avanzata dei francesi ma vennero duramente repressi nell’evento che è passato alla storia come “Massacro di Lauria”. Il lento declino della città si protrasse fino al 1900 quando cominciò a riassumere una posizione centrale nella vita lucana. Qui, sorse la prima centrale idroelettrica lucana e venne costruita la stazione ferroviaria della linea Calabro-Lucana. Colpita dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, oggi la città è cresciuta demograficamente, culturalmente e socialmente.(http://www.comune.lauria.pz.it/https://www.basilicataturistica.it/; http://prolocolauria.it/; https://www.fondoambiente.it/)
 

Luoghi di interesse

  • Stazione ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese

    Compresa tra le stazioni di Pastorella e di Galdo, troviamo la stazione di Lauria, la sesta del tronco a scartamento ridotto inaugurato il 28 ottobre 1929. Fu attraversata, dapprima, da piccoli treni a vapore e, in seguito, dalle caratteristiche Emmine chiamate dai locali anche “Litturini”. La stazione cessò la sua attività nel 1978 quando il servizio di trasporto venne sospeso da Bivio Latronico a Castrovillari. Nel 2010, è stato il set di una delle scene del film “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo.

  • Il centro storico

    Il centro abitato di Lauria è caratterizzato da un notevole dislivello ed è suddiviso in due principali rioni, il rione Superiore (500 s.l.m.) e il rione Inferiore (350 metri s.l.m.). Passeggiando tra le strade dei due rioni si possono ammirare numerose chiese e santuari, monumenti, palazzi nobiliari e i resti del castello Ruggero. Caratteristica la presenza delle acque della sorgente Mandarino che sgorgano ai piedi del rione inferiore dove sono presenti i resti di un’antica filanda.

  • Castello Ruggero

    La fondazione del castello di Lauria è da ascrivere al periodo longobardo come testimonia il Codice Vaticano 5001, più conosciuto come Chronicon Salernitanum. Prende il nome da Ruggero, celebre Ammiraglio d'Aragona considerato un genio militare unico poiché vinse tutte le battaglie a cui partecipò. Del maestoso edificio, oggi, è possibile osservarne i ruderi dai quali si è in grado di ricostruirne soltanto parzialmente la struttura. Ampio, con finestre ad arco ogivale, era quasi certamente a pianta ottagonale, forse sviluppato su tre piani con torri laterali delle quali resta traccia ancora oggi. L’ingresso è fondato su roccia viva e la murazione è di tipo tradizionale in pietra locale. È vincolato come Bene Monumentale dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata (SABAP-BAS). L’associazione “Amici del Castello Ruggero”, gestisce il bene e organizza diversi appuntamenti tra i quali “Il giovedì del Castello” che si tiene ogni anno nel mese di agosto.

  • Chiesa di San Nicola di Bari

    La prima documentazione reperibile è quella relativa al 1522. A seguito della ricostruzione, avviata dopo l’incendio del 1806, la struttura della chiesa ha subito una profonda variazione, risultando più piccola rispetto a quanto fosse originariamente. Sulla facciata principale è possibile ammirare tre portali in pietra calcarea del 1894 mente, all’interno, la volta e le navate presentano raffigurazioni e pitture di pregio. Notevole la balaustra in marmo policromo dell’altare maggiore datata 1616

  • Chiesa di San Giacomo

    Nel rione inferiore della città sorge la Chiesa di San Giacomo. Originariamente dedicata a San Matteo, varia la sua intitolazione tra il 1452 e il 1482 per opera di una contessa spagnola, moglie di un membro dei Sanseverino, feudatario dell’epoca. Alcuni documenti del XVI secolo ne attestano la costruzione su una struttura preesistente. La chiesa conserva al suo interno numerose opere d’arte: un coro ligneo intagliato, opera di maestranze meridionali; due sculture in legno databili alla fine del ‘700; rappresentazioni della Via Crucis risalenti al ‘700; dipinti di vari pittori, quali Pasquale Iannotta e Mariano Lanziani

  • Complesso monumentale di San Bernardino

    Sempre nel rione inferiore della città, sorge il convento e la chiesa dell’Immacolata, conosciuto anche come “complesso monumentale di San Bernardino”. Secondo tradizione, infatti, venne costruito nel 1507 a seguito della miracolosa apparizione di San Bernardino ad un frate. Dopo la soppressione dell’Ordine dei Minori, nel 1881 venne acquisito dal benestante Viceconti che lo fece restaurare e lo donò alle Figlie di San Vincenzo de’ Paoli, alle quali è tuttora affidato. Apprezzabile il portale rinascimentale, armonioso e monumentale mentre, all’interno, vi sono diverse decorazioni anche di epoca barocca. Di pregio il chiostro porticato del convento che presenta colonne classicheggianti in pietra, archi a tutto sesto e volte a crociera

  • Santuario Madonna dell’Armo

    Di notevole importanza la Chiesa della Madonna dell’Assunta detta anche Madonna dell’Armo (probabile deformazione tardo medievale di eremo), situata sulla rocca che affaccia sulla Valle del Noce. Alcuni documenti lo attestano come luogo di culto nel 1614. La chiesa custodisce al suo interno delle tele di pregio, tra cui quella raffigurante la Madonna Assunta, collocata sull’altare maggiore e risalente al XIX secolo. La vista dal belvedere del santuario offre una magnifica panoramica sul tutta la valle del Noce.

  • Convento dei Cappuccini e chiesa di Sant’Antonio

    Poco distante dal centro abitato troviamo il Convento dei Frati Minori Cappuccini fondato nel 1617. La chiesa, intitolata a Sant’Antonio, conserva alcune importanti opere quali: un dipinto raffigurante il beato Angelo d’Agri (1878), una scultura di San Francesco d’Assisi del XIX secolo; l’altare maggiore in marmo policromo dell’800 sormontato da un polittico su tela attribuito ad Ippolito Borghese (XVII secolo). Di notevole interesse il lavabo in pietra locale del 1640. Anche il convento conserva dipinti di pregio: uno del XVII sec. raffigurante l’ultima cena; l’altro del XVIII sec. che rappresenta la Madonna con il Bambino

  • Eremo di Sant’Elia

    L'eremo, posto in cima al monte Armo che sovrasta la città di Lauria, è stato eretto dai monaci basiliani nel XV secolo. Molto frequentato dal Beato Domenico Lentini, era affrescato e conservava al suo interno la statua di Sant'Anna

  • Musei e altri luoghi d’interesse

    • Casa Museo del Beato Domenico Lentini;
    • Presepe Lentiniano;
    • Palazzo Marangoni, gestito dall’Associazione Magna Grecia. Ospita eventi culturali e aree espositive con mostre dedicate alla storia di Lauria, ai suoi personaggi, alle sue tradizioni. Vi sono esposti ritrovamenti archeologici, una mostra delle opere del pittore lauriota Mariano Lanziani.