Castelluccio Inferiore
Il comune di Castelluccio Inferiore (PZ) ricade nell’amministrazione del Parco Nazionale del Pollino e sorge all’interno della valle del Mercure - Lao. L’origine del nome è dovuta alla presenza del castello edificato dalla famiglia Sanseverino, del quale non restano che pochi ruderi. Fu feudo dell’ammiraglio Ruggero di Lauria e, successivamente, dei Sanseverino, dei Baroni Cicinelli – Napolitano e Palmieri, infine, dei Pescara Di Diano, fino all’eversione della feudalità (1806). Nel 1813 Castelluccio si scinde in due comuni: Castelluccio Inferiore e Castelluccio Superiore, entrambi dotati di autonomia amministrativa. Incastonato nella natura è ricco di foreste e corsi d’acqua quali: il bosco Difesa, l’area montana della Fagosa e la vallata del fiume Peschiera. (http://www.comune.castelluccioinferiore.pz.it/; https://www.basilicataturistica.it/)
Luoghi di interesse
Stazione ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese
La stazione di Castelluccio Inferiore è la decima che s’incontra sulla linea Lagonegro-Spezzano Albanese. Situata a 451 m.s.m. è posta tra le stazioni di Castelluccio Superiore e Rotonda-Viggianello. Venne inaugurata nel 1929 e chiusa al traffico nel 1978 quando il servizio ferroviario venne sospeso da Bivio Latronico a Castrovillari. Tra le stazioni di Castelluccio Inferiore e Castelluccio Superiore vi è una delle opere tra le più rare di tutto il sistema ferroviario italiano: la galleria elicoidale. Il tunnel, lungo più di 485 metri, si avvolge su sé stesso disegnando un’elica che permetteva al treno di superare il forte dislivello tra le due stazioni.
Il centro storico
Presenta le caratteristiche dell’impianto medievale con il centro nevralgico da cui si diramano vicoletti e la suddivisione in cinque vicinati Carrambon', Chiazz', Cumment', Rizzan', Sant'Ann'. Passeggiando tra le vie del borgo si scorgono fontane, una conosciuta con il nome di “Quattro piscicoli” e numerosi murales realizzati durante lo svolgimento di kermesse dedicate alla street art. Uno dei più importanti si trova in Piazza San Nicola ed è opera dell’artista Paolo Petrarca che, utilizzando una superficie di 400 metri quadrati, ha realizzato un murale in 3D ammirabile da due diverse prospettive, che ricostruisce l’antica piazza simbolicamente protetta dall’effige della Madonna addolorata, patrona del borgo.
Sorgente San Giovanni
Nel centro urbano della cittadina vi è un’importante area naturalistica dominata dalla sorgente San Giovanni e su cui insistono: il mulino ad acqua con una serie di opifici (due filande e un frantoio), un enorme lavatoio. L’area è oggetto di un’opera di riqualificazione da parte del Comune che vedrà la nascita di un percorso sensoriale.
Chiesa di San Nicola di Mira
Di origini incerte, la chiesa di San Nicola di Mira apparteneva alla diocesi calabrese di Cassano e passò alla giurisdizione dell'attuale diocesi lucana di Tursi-Lagonegro nel 1879 con un decreto della Sacra Congregazione dei vescovi. Il nucleo principale dell’edificio risale, probabilmente, al XIII secolo mentre l’impianto attuale al XVI sec. La chiesa presenta al suo interno un coro ligneo di pregio, il fonte battesimale in pietra, marmi, stucchi e dipinti di arte barocca. (fonte: http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/index.jsp)
Chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie
Sorta come cappella del convitto dei Padri Minori Osservanti venne, inizialmente, intestata a Sant’Antonio e, successivamente, prese il nome di Santa Maria delle Grazie, nel 1581. Il convento ha cambiato destinazione divenendo, dal 1998, la sede del Comune di Castelluccio mentre la chiesa continua a svolgere le funzioni religiose. L’edificio è in stile romanico e conserva al suo interno opere di pregio quali, ad esempio, la Vergine con il Bambino del 1612 e numerose tele della scuola napoletana del ‘600
Chiesa dell’Annunziata
Nel centro del comune sorge la chiesa dell’Annunziata, edificata come piccola cappella tra il XVI e il XVII fu in seguito ampliata. Ristrutturata dopo il sisma del 1998, è composta da una sola navata, presenta un coro e degli altari laterali decorati in stucco. La scultura sull’altare maggiore raffigurante una Madonna con Bambino di colore bruno è legata a una leggenda popolare che racconta della statua stessa poggiata su un tronco di legno come nucleo fondante della chiesa (fonte: http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/index.jsp).
Altre chiese e cappelle
Nel centro storico troviamo, inoltre, la Cappella rionale Sant’Anna mentre, allontanandosi dal nucleo urbano incontriamo la Chiesa della Madonna del Latte; la Chiesa della Madonna della Neve, annessa alla struttura che ospita il Museo della Civiltà Contadina; e la Cappella di San Tommaso congiunta a una fontana e un lavatoio.
Zone archeologiche di Campanella, Pietrasasso e Vigna della Corte
Nel territorio della valle del Lao-Mercure sono stati rinvenuti alcuni insediamenti, sepolcri, vasi, idoli, monete di età pre-romana che hanno aperto il dibattito sulla localizzazione di centri antichi e non ancora identificati quali Laos, Lavinium, Nerulum, Tebe Lucana. Anche Castelluccio Inferiore è parte della disputa grazie ai numerosi ritrovamenti quali: i sepolcri in contrade Pietrasasso, Fornaci e Campanella di Castelluccio. (Fonte: Fabrizio Mollo, La valle del Lao-Mercure: un quadro archeologico alla luce delle nuove ricerche a S. Gada di Laino Borgo, Thiasos, 2020, n.9.1, pp. 77-113). A Campanella fu rinvenuta una tomba completa di corredo, a Pietrasasso diverse sepolture di età classica ed ellenistica e, infine, a Vigna della Corte altre tombe con relativo corredo, anfore, monete puniche e romane.